aliantederighi

SCHUMACHER IN MERCEDES, IL ‘COMPLOTTO’ DEGLI EX DELLA ROSSA

In motori on dicembre 19, 2009 at 10:22 am

Ross Brawn, Michael Schumacher e Rubens Barrichello festeggiano il Mondiale Costruttori del 2000 in Malesia

«Micheal Schumacher? No conosco Michael Schumacher. Io conosco Michael Jordan, canzoni di Michael Jackson, attaccante di Manchester Michael Owen e ho visto film di Michael Moore. Ma no conosco Michael Schumacher». Se il presidente della Ferrari fosse stato un certo portoghese con i capelli brizzolati, la parlantina sciolta e, chiedere ad Andrea Ramazzotti, le mani non troppo a posto, siamo convinti che avrebbe risposto così. A quale domanda? Ma certamente su come giudicherebbe il ritorno del sette volte campione tedesco su una monoposto di F1. E non una monoposto qualsiasi, ma quella messa in pista dalla casa rivale di sempre, la Mercedes.

Luca Cordero di Montezemolo, invece, ha preferito glissare sull’argomento con un commento ironico, ma chiaro: “Quello che va via è solo il gemello di Schumacher… Io preferisco pensare al gemello vero, quello che ci ha dato tanto, che a quello vestito di altri colori”. Gli altri colori saranno quelli delle frecce d’argento. E’ importante ribadire che non si tratta della McLaren, ma della Mercedes che dal 2010 correrà con due vetture interamente prodotte in Germania. E qui appare il primo volto noto ai tifosi del Cavallino, quella vecchia volpe di Ross Brawn. La sua scuderia, campione del mondo in carica, è stata rilevata in blocco dal colosso tedesco che nel pacchetto ha fatto molta attenzione a includere il ds ex Ferrari, uno che sa come si vince.

Ma non basta il solo Ross Brawn per parlare di ‘complotto’. Finora abbiamo un pilota che rinuncia a un contratto da superconsulente con la Ferrari, per tornare alla corte di un vecchio amico che avrà anche cambiato colori, ma che rimane sempre un vecchio amico. Manca ancora qualcosa, ma cosa? Poi pensi al perché a Michael Schumacher, 41 anni, sia tornata la voglia di guidare una monoposto di F1 e ti ricordi dell’infortunio di Massa. Dopo quell’assurdo incidente in Ungheria fu proprio Montezemolo a cercare di convincere il campione tedesco a correre in soccorso della Ferrari. E invece ha rischiato di correre al pronto soccorso per i dolori al collo. Il grande rifiuto ha lasciato tutti con l’amaro in bocca. Tutti tranne Michael il quale deve essere rimasto con l’acquolina per il desiderio di tornare a correre.

Quindi, cosa ha fatto scattare nella testa di Schumi la voglia di pista? Certamente l’aver riassaggiato le emozioni della velocità in quei test effettuati per sostituire Felipe Massa. Allora è stato il presidente della Ferrari a convincerlo? Montezemolo ha insistito molto, ma non l’avrebbe mai fatto se non ci fosse stato un bisogno urgente. Dunque è stato l’incredibile incidente del paulista la causa di tutto. Quell’ammortizzatore impazzito che ha colpito violentemente il casco di Felipe ha fatto scattare la ‘molla’. E a quale vettura apparteneva? Guarda un po’, a quella di Rubens Barrichello, uno che grazie alla Ferrari ha vinto tanto, ma che ha sempre vissuto all’ombra di Michael Schumacher e che ha dovuto prendere quello che gli passava il compagno di scuderia. E che monoposto guidava l’anno scorso Rubens? Ma la BrawnGP, ovviamente. Un piano perfetto mr. Ross Brawn…

Ross Brawn, 9 titoli Costruttori in F1, 2 con la Benetton, 6 con la Ferrari, 1 con la BrawnGP

Lascia un commento