Porte girevoli allo Zenit San Pietroburgo: per un Luciano Spalletti che arriva, c’è un Mateja Kezman che se ne va. L’attaccante serbo, in prestito ai russi da tre mesi, non sarà riscattato e tornerà al PSG, proprietaria del suo cartellino. Un matrimonio mai felice, con 2 soli gol in 10 presenze, un ruolino di marcia ben lontano dagli anni d’oro della punta.
Nella stagione 1999/2000 Kezman ha giocato 38 partite con la maglia del Partizan Belgrado, mettendo a segno ben 28 reti. Nelle successive 4 stagioni con la maglia del PSV Eindhoven, la punta slava ha fatto registrare numeri da record: 105 marcature in 122 incontri, per la media stratosferica di 0,86 gol a partita.
Nel 2004/05 e 2005/06 due parentesi non esaltanti al Chelsea (4 reti in 25 incontri) e all’Atletico Madrid (8 reti in 30 incontri). Qualcosa di meglio riesce a realizzare con la maglia del Fenerbahçe, che veste per due stagioni segnando 22 gol in 49 partite. Nello scorso campionato ha militato nel Paris Saint-Germain senza lasciare il segno: solo 8 reti, giocando ben 35 partite. Lo Zenit doveva essere l’occasione del rilancio per Kezman e invece si è rivelato un incubo: a gennaio il giocatore riprenderà la strada di Parigi.
Eppure il suo agente sembra non voler disfare le valigie. Il Parco dei Principi potrebbe essere una tappa intermedia verso nuove mete. Magari verso l’Italia. Magari verso una squadra in cui abbia il posto da titolare assicurato. Magari verso una piazza emergente, esaltata da un campionato finora entusiasmante. Magari verso il Bari. Potrebbe sembrare fantacalcio, ma in sede di mercato talvolta capita che Cassano passi dal Real alla Samp per 0 euro. Tutta colpa (o merito) dei direttori sportivi. E chissà che Giorgio Perinetti, ds dei galletti, non abbia una sorpresa ‘in serbo’…