aliantederighi

Pazza pazza serie A

In calcio on marzo 14, 2010 at 9:50 PM

L'Inter sembra pensare solo alla Champions, il Milan va a corrente alternata, la Roma si guarda le spalle: ma nessuno lo vuole vincere questo scudetto?

Una giornata folle. Prima del posticipo Milan-Chievo sono ben 38 i gol segnati sui campi di serie A nel 28esimo turno di un campionato che sta facendo di tutto per rendersi interessante. Al festival del gol le prime ad aprire le danze sono state il Catania e la Fiorentina. Ospiti d’onore due invitati d’eccezione: l’Inter e il Napoli, entrambe regolate nel finale per 3-1. La corazzata nerazzurra priva del suo cavaliere Mourinho, ancora squalificato, affonda sotto i colpi degli uomini di Mihajlovic e fornisce l’ennesimo assist ai suoi inseguitori. Nelle ultime 5 giornate i campioni d’Italia hanno raccolto il misero bottino di 6 punti; nella prima parte della classifica solo il Napoli ha fatto peggio.

Ma se l’Inter piange, la Roma non ride, fermata a Livorno dal terzo pareggio consecutivo dopo Napoli e Milan. L’ennesima occasione sprecata per gli uomini di Ranieri, troppo intenti a guardarsi le spalle per rendersi conto che lì davanti gli altri sono a portata di mano. Le tossine della lunga rimonta giallorossa cominciano forse a farsi sentire…

L’Inter perde, la Roma pareggia e che fanno le inseguitrici? Il Palermo, attualmente quarta forza del campionato, cade a Udine in quella che doveva essere la prova della maturità sulla strada verso la Champions. Ma i rosanero riescono comunque a mantenere il quarto posto perché la Juve fa harakiri in casa contro il Siena. In vantaggio per 3 a 0 dopo 10 minuti, i bianconeri di Torino si suicidano facendosi raggiungere da Maccarone e compagni. Gli uomini di Malesani rimangono ancora aggrappati alla serie A con i denti e, dopo un campionato solitario da fanalini di coda, raggiungono al penultimo posto l’Atalanta.

Neppure la Sampdoria riesce a portare a casa i 3 punti da Bologna: succede tutto nel finale e l’1 a 1 non scontenta nessuno. I blucerchiati restano in zona Europa League, mentre il Bologna fa un ulteriore passo verso la salvezza. I flesinei hanno raccolto la bellezza di 18 punti nel girone di ritorno, con una media di 2 punti a partita.

Per trovare la prima squadra vittoriosa dobbiamo scendere al settimo posto dove si issa il Genoa. A Marassi non è mancato lo spettacolo: 8 gol in totale tra i rossoblù di Genova e quelli di Cagliari per un 5 a 3 che dimostra la facilità di costruire gioco delle due squadre (e anche le loro difese ballerine).

In zona tranquillità 3 punti sicurezza per Bari e Parma, impegnate contro squadre con il disperato bisogno di muovere la classifica. L’undici di Guidolin ha forse dato il colpo di grazia all’Atalanta, mentre i galletti hanno spennato le aquile laziali, mai come quest’anno costrette a volare troppo basse e ora più che mai a rischio di cadere. Due soli punti separano la squadra di Lotito dal baratro della B; né i 55mila tifosi accorsi al capezzale della squadra, né la presenza di Zarate in curva hanno potuto spingere i biancocelesti a una vittoria necessaria come l’ossigeno. E smettiamola di dire che la Lazio non ha ‘attributi’… è molle, inconcludente, svogliata, confusionaria, nervosa, timorosa e chi più ne ha, più ne metta.

Francesco Misceo

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