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COLBERTALDO, ADDIO AI SUPERCOSTUMI COL RECORD

In nuoto on dicembre 20, 2009 at 9:58 am

Federico Colbertaldo, 21 anni, nuovo recordman europeo sugli 800 sl

Un volo lungo 800 metri quello che ha visto protagonista Federico Colbertaldo, nuovo recordman europeo sulla distanza in vasca corta con 7’31″18. L’eterno piazzato del nuoto italiano (15 volte tra il 4° e il 7° posto tra Europei, Mondiali e Olimpiadi) sembra aver fatto il definitivo salto di qualità, facendo registrare la seconda prestazione di tutti i tempi sugli 800 stile libero, alle spalle del solo fenomeno australiano Grant Hackett.

Scienzy (il ventunenne veneto è soprannominato così per i brillanti risultati che consegue in informatica all’università) ha firmato l’impresa a Manchester, nel corso dello spettacolare ‘Duel in the pool’, la consueta sfida di fine anno tra lo squadrone statunitense e una selezione dei migliori nuotatori di Gran Bretagna, Germania e Italia. Gli USA di Michael Phelps hanno stracciato la concorrenza, aggiudicandosi la competizione: 185 a 78 l’impietoso risultato. Tuttavia il kid di Baltimora, già tornato a indossare un costume vecchio stile, non ha dominato come suo solito in tutte le gare. Nei 200 farfalla ha dovuto infatti accontentarsi del secondo posto alle spalle del britannico Michael Rock, che ha gareggiato con il costume ‘fuorilegge’.

Michael Phelps indossa il nuovo costume della Speedo, obbligatorio dal 2010

Dal 1° gennaio, infatti, le polemiche sulle mute saranno messe a tacere: niente più tecnologie di autogalleggiamento, né costumi che coprono gli atleti dai polsi alle caviglie. Gli uomini indosseranno un pantaloncino dalla vita fin sopra al ginocchio, le donne invece un body scoperto sulla schiena. Diremo addio ai record frantumati gara dopo gara? Vedremo. L’importante è che le regole siano sempre uguali per tutti e se i costumi fossero hi-tech per ogni atleta che problema ci sarebbe? Se dalla prima all’ottava corsia si nuota con otto slip o con otto mute da palombaro non fa alcuna differenza. E ci troviamo di fronte al solito dilemma dell’intervento della tecnologia nello sport. Se il calcio si ostina a dire no alla moviola in campo, mentre il tennis ha detto sì all’occhio di falco, il nuoto preferisce dire nì. Niente mute, ma neanche slip. Speriamo che Scienzy trovi la formula giusta per continuare a lasciare i suoi avversari nella scia.

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